Terza Edizione Emozioni in musica
5-7 agosto 2016
Come recita il sottotitolo dell’evento, Emozioni in Musica, prevede due giorni di esibizioni rigorosamente dal vivo dedicate ad un genere fra i più amati e seguiti in Italia: il sound, che ha accompagnato come una vera e propria colonna sonora le immagini del “boom” economico, delle vacanze al mare, dei “locali notturni” ma anche dei sentimenti e degli ideali di una generazione. Stiamo parlando del Beat italiano, un mood che dalle onde di Radio Luxembourg ha catturato le grandi hit del Pop inglese e americano per riproporsi, in seguito, nella nostra Penisola con un successo devastante. Tra una cover e l’altra, ci sarà spazio per composizioni
originali che entreranno di diritto nell’animo, nella mente e nei sogni delle persone. Il cartellone di Emozioni in Musica 2016 presenta i concerti di tre grandi nomi di quel genere, Bobby Solo, Alberto Radius e la sua Formula 3 e i Collage insieme alle coinvolgenti esibizioni proposte da Billy Bros., Rimmel e dalla band le Ombre. Novità di quest’anno l’esibizione di una special guest d’eccezione Tony Esposito & Mediterranea Band. Tre serate all’insegna di musica ed emozioni di un periodo straordinario. Un evento organizzato da appassionati che si propone come una bella festa estiva garantendo gioia, divertimento e tanta buona musica dal vivo.
Billy Bros Swing Orchestra
La Billy Bros. Swing Orchestra è un´elegante, sgargiante e folle orchestra di dieci hepcats, capitanata da un anacronistico visionario e immersa nello swing fino al collo; suona da 25 anni nei migliori club e festival d´Europa. La Billy Bros. Swing Orchestra si concentra in primis sul repertorio della Count Basie Ork., condito da spruzzate di costume e cultura retrò, frizzi, lazzi, numeri acrobatici, hard-boiled stories, citazioni d’avanspettacolo, e grande sfoggio di abiti d´epoca. Vanta 3 cd, 4 compilation (Italia, Inghilterra, Argentina, Germania) e partecipazioni in trasmissioni radio e televisive da Vladivostok a Chicago; in uscita il nuovo cd con la Regina dello Swing Norma Miller dal titolo A Swingin’ Love Fest.
Bobby Solo
Bobby Solo, all’anagrafe Roberto Satti, nasce a Roma il 18 marzo 1945. Molti hanno chiamato, e continuano a chiamarlo, l’Elvis Presley italiano. Il grande exploit al Festival di Sanremo del 1964. In coppia con il celebre cantante americano Frankie Laine. ”Una lacrima sul viso”, che Bobby stesso compose dedicandolo alla sorella, tutt’ora rappresenta un momento storico della musica leggera italiana ed internazionale. I successi proseguirono con ”Quello che ho sbagliato”, di chiara ispirazione elvisiana; poi il famosissimo “Se piangi se ridi” vincitore del Festival di Sanremo 1965 in coppia col celebre gruppo americano The Mintrels; “Non c’è più niente da fare”, piccolo gioiello della musica degli anni ‘60. Altre belle canzoni come “Siesta”, “Domenica d’Agosto” e “Una granita al limone”, poi “Zingara”, altra vittoria nel Sanremo 1969 in coppia con Iva Zanicchi e scritto, in incognito, dal suo buon amico Gianni Morandi. Con “San Francisco” di Scott Mckenzie, Bobby portò in Italia il sound californiano di fine 60. Torna a Sanremo nel 1980 con “Gelosia”. “Non posso perderti”(1981) e “Tu stai” (1982) sono altri successi che Bobby ha regalato al pubblico italiano. Di nuovo a Sanremo nel 2003, in coppia con Little Tony, con il brano “Non si cresce mai”. Ma Bobby Solo non ha mai rinunciato al suo primo amore: il Rock and Roll, Elvis, le splendide ballate romantiche. Oggi può contare su un pubblico affezionato che da 30 anni lo segue fedelmente fra serate e concerti in tutto il mondo. Il suo percorso artistico continua e siamo portati a pensare che saranno ancora molte le sorprese che saprà regalarci.
Le Rimmel
Camicetta a scacchi, jeans a vita alta e gamba a sigaretta, giubbino in pelle e rock’n roll. Una band che ricorda i favolosi anni ’60, gli anni dei Beatles, dei figli dei fiori e del pensiero di libertà di Kerouac, gli anni degli occhi bistrati di nero con lunghe righe di lucido eyeliner… gli anni ’70, gli Hippy, la Beat Generation, la trasgressione degli Stones ed un make-up che enfatizza sguardi intensi…
Forza, passione, leggerezza e libertà, ricordi nostalgici in chiave moderna, una ventata di aria nuova sulla scia di vecchie leggende.
Alberto Radius e la sua Formula 3
Il gruppo , fondato nel 1969 è originariamente composto da: Alberto Radius (chitarre e voce); Tony Cicco (batteria e voce) e Gabriele Lorenzi (tastiere). Non si può parlare di Lucio Battisti senza parlare della “Formula 3”, il gruppo storico che lo ha accompagnato nei suoi rarissimi concerti dal vivo e che ha rappresentato e incarnato il “braccio rock” del grande, indimenticabile cantautore. Un legame che ha determinato una delle pagine più importanti della storia del nostro rock progressivo, attraverso una serie di straordinari successi quali “Questo folle sentimento”, il lusinghiero debutto discografico del 1969 seguito dal primo album, “Dies Irae”, prodotto dallo stesso
Lucio Battisti. Nel ”71, la “Formula 3” si presenta a Sanremo con “La folle corsa”, cui fanno seguito altre indimenticabili canzoni, come “Sole giallo sole nero” “Eppur mi son scordato di te”, tutti successi, che raggiungono i posti più alti in tutte le classifiche dei dischi più venduti. Il gruppo si scioglie nel 1974 per ricostituirsi nel 1990 con la formazione originale, e partecipare a due edizioni del Festival di Sanremo, nel 1992 insieme a Lorenzi con il brano “Un Frammento Rosa” e nel 1994 con Andrea Pistilli con il brano “La casa dell’Imperatore”. È il giusto impulso che dà vita a “1990”, un album che raccoglie, in versione rielaborata, i più importanti successi di Lucio Battisti, tra i quali spicca “Non è Francesca”.
Dal 1992, dopo la separazione da Gabriele Lorenzi si sono alternati i tastieristi Andrea Pistilli, Maurizio Metalli e Ciro Di Bitonto, quest’ultimo attualmente in ruolo.
Le Ombre
Il complesso Le Ombre nasce a Pineto nel 1964. I componenti sono quattro ragazzi quattordicenni: Silvio Brocco, Francesco De Stephanis, Tonino Marcheggiani e Menotti Pergoli. Era il periodo in cui le band spuntavano velocemente come funghi, sulla scia dei grandi gruppi musicali inglesi e americani; La prima esibizione 1965 all’Hotel Saint Tropez di PINETO poi In taverna all’Hotel GARDEN di Pineto (unico night della zona) per due anni dal 1966 al 1968, tutte le domeniche pomeriggio. Il Complesso si esibisce, con successo, in numerosi locali tra i quali: il Nido Verde, il circolo ricreativo di Colaprico, il circolo universitario di Atri; partecipa al concorso Euro Davoli a Pescara e si fa conoscere ed apprezzare in tutta la riviera adriatica da Pescara a San Benedetto del Tronto, sia per il repertorio molto vasto sia per il sound che riesce a trasmettere con le canzoni targate anni 60. Poi la scuola, il lavoro, la famiglia ed il gruppo così come era nato, altrettanto velocemente, si scioglie nell’estate del 1968. A distanza di 35 anni, nell’estate del 2003, il gruppo Le Ombre si ricompone e torna ad esibirsi il 22/2/2003, presso la sala teatro del Polifunzionale di Pineto e, da quel momento in poi, non ha più smesso, esibendosi con successo in varie manifestazioni: dalle notti bianche alle feste di piazza tra cui spicca, ogni anno, la partecipazione al BLU BAR di Francavilla, al fianco di gruppi famosi degli anni 60.
Tony Esposito e Mediterranea Band
La sua musica è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi mescolata con ritmi tribali e melodie della musica partenopea. L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, Kalimba de Luna, di cui i Boney M. pubblicarono una cover in lingua inglese. Tony Esposito ha contribuito, durante gli anni ‘70, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali: Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Eugenio Bennato, Claudio Rocchi. Insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Joe Amoruso, Rino Zurzolo e Fabio Forte, ha contribuito a coniare il termine “blues metropolitano ” che trova uno dei punti di massima espressione artistica nell’album di Pino Daniele Vai mo’. Questo gruppo, insieme a molti altri dell’hinterland partenopeo verrà considerato capostipite del cosiddetto “Napoli-power”. Esposito ha inoltre collaborato con musicisti internazionali tra i quali: Don Cherry, Paul Buckmaster, Don Moye, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham, Moncada, Seydou Kienou e Naná Vasconcelos.
Collage
Il primo successo dei “Collage” risale al 1976, quando Piero e Tore Fazzi, poco più che adolescenti, vengono notati da un giovane produttore romano, Massimo Di Cicco, e vincono il Festival di Castrocaro Terme con “Due ragazzi nel sole”. In quel periodo i fratelli Fazzi sono accompagnati alla chitarra da Piero Pischedda, alla batteria da Massimo Usai e alle tastiere da Pino Ambrosio. Subito dopo ottengono un secondo posto al Festival di Sanremo 1977 con la canzone “Tu mi rubi l’anima”, cui seguono varie tournèe in tutto il mondo. I successivi anni di attività sono tutti all’insegna di grandi successi come “Piano Piano.. m’innamorai di te” (Autunno 77), “Sole rosso” (78), “La gente parla” (Sanremo 79), “Un’altra estate” (79), “Donna musica” (80), “I ragazzi che si amano” (Sanremo 81), “S.O.S.” (82), “Lei non sapeva far l’amore” (83), “Ma che faccia da schiaffi” (83), fino all’84 con l’ultima partecipazione al Festival di Sanremo col brano “Quanto ti amo”. Contemporaneamente alle edizioni italiane, vengono pubblicate le versioni in lingua straniera di alcuni loro brani che diventeranno top-hits in Spagne e Germania.
Oggi Piero Fazzi e Tore Fazzi sono accompagnati alle tastiere e al violino da Mario Chessa, alla batteria da Francesco Astara.