Quarta Edizione Emozioni in musica
3-6 agosto 2017
Emozioni in Musica prevede quest’anno quattro giorni di esibizioni dal vivo, dedicate come di consueto al Pop italiano degli anni ‘60 e ‘70. Canzoni (e artisti) che sono entrati nell’animo, nella mente e nei sogni del pubblico, ma anche nella cultura del nostro Paese.
Il cartellone del 2017 presenta i concerti di tre grandi nomi di questo genere musicale: I Cugini di Campagna, Alberto Radius con la sua Formula 3 e Maurizio Vandelli, voce e leader dell’Equipe 84. Discorso a parte merita lo Special Event di questa edizione, il concerto di domenica 6 agosto che vedrà protagonista la PFM, la band Rock progressive nata nei primissimi settanta dalle ceneri dei Quelli. Fin dagli albori, che vedono la Premiata Forneria Marconi come gruppo di supporto di alcune delle più famose band inglesi dell’epoca (Procol Harum, Yes, Deep Purple), al successo internazionale di Photos of Ghosts (pubblicato dalla gloriosa Manticore di Emerson, Lake and Palmer) e del live Cook, alla collaborazione con Fabrizio De André fino alle recenti esperienze sinfoniche, la grande band italiana si è sempre contraddistinta come uno dei nomi più seri e rispettati in circolazione. Il programma di Emozioni in Musica si avvale inoltre dei coinvolgenti set proposti da Accessori Anni ‘60, Rimmel e dalla band le Ombre, ovvero musica Pop italiana e internazionale sempre di eccellente qualità.
PFM
Special Guest
Quando nel 1971 usci il primo 45 giri della Premiata Forneria Marconi, un suono nuovo percorse la penisola. Qualcosa di epico e nel contempo di ancestrale, riuscì a scuotere l’ascoltatore dal profondo, proiettandolo in un nuovo mondo musicale dove la canzone lasciava spazio agli strumenti, ai suoni e all’immaginazione. Era nata una stella, la musica italiana cambiava passo
e si affacciava nella grande avventura del rock progressivo. PFM da quel debutto è stata capace di affermarsi, e non solo entro i confini nazionali, misurandosi con i grandi nomi dell’epoca. La troviamo in classifica su Billboard nel 74, nei referendum dei migliori musicisti e gruppi, protagonista di una lunga serie di tour, concerti (circa 6.000) e grandi eventi che l’ha portata sui palchi di tre continenti. Quest’anno la prestigiosa rivista inglese Classic Rock ha inserito PFM al 50° posto nella classifica dei migliori artisti di tutti i tempi mentre su Rolling Stone UK la band ottiene il 19° posto nella sua speciale classifica dei cinquanta LP più importanti del rock progressivo mondiale.
Il suono della Premiata era, ed è tutt’oggi, un marchio di fabbrica, quasi a sottolineare quel lungo nome distintivo di una capacità artigiana nel concepire e trattare le note, la musica e gli arrangiamenti. Mai un disco uguale al precedente, ma una lunga evoluzione nel tempo a venire che cambiava insieme a mode e modi di suonare.
La ricerca costante sostenuta dalla poliedricità dei linguaggi, ha spinto PFM a maturare uno stile inconfondibile, capace di far apprezzare la musica italiana in campo internazionale al di là della sua tradizione melodica.
Line up:
Franz Di Cioccio (voce e batteria); Patrick Djivas (basso); Lucio Fabbri (violino); Marco Sfogli (chitarra); Alessandro Scaglione (tastiere); Alberto Bravin (seconda tastiera e voce); Roberto Gualdi (seconda batteria)
Accessori anni ’60
Gli Accessori Anni ’60 sono una band divertente e trascinante che vi garantisce uno spettacolo vintage revival irresistibile. Trucchi, travestimenti, cambi di strumentazione, uno show coinvolgente creato da una band di 5 elementi vocali. Il repertorio è scandito dai ritmi e dai brani più celebri degli anni ’60 del beat italiano, pop inglese, rock’n’roll americano con una sezione ballabile coinvolgente. Con loro rivivrete i momenti più belli della storia musicale di quegli anni grazie ad un repertorio vasto e pieno di sorprese.
I Cugini di Campagna
“Anima mia”, e quel caratteristico outfit luccicante, significarono nel ’73 il grande successo per I Cugini ma soprattutto la nascita di un brano pioneristico per le tecnologie dell’epoca: la grande novità del falsetto supportata dal registro di voce piena di Ivano Michetti oltre a quella di Flavio Paulin, per dare interezza alla melodia. Riproposta da Dalila, Frank Sinatra, Abba, Claudio Baglioni, diventerà un “classico” che rimarrà nella storia. I successi vanno avanti fino allo storico album ”Metallo” che li fa affacciare al decennio successivo con Marco Occhetti, in arte Kim, Nicolino Luciani e Luca Storelli. Il tutto passando per la grande trasmissione “Anima mia” di Fabio Fazio e Claudio Baglioni (1997).
Il nuovo corso dei Cugini di Campagna inizia con Tiziano Leonardi alle tastiere, Silvano Michetti alle percussioni, e la voce angelica di Daniel Colangeli. Sempre più tosti e luminosi fino ad oggi, a dimostrazione che un’idea, se piena di energie, viaggia in un batter d’occhio nei decenni, al di là di tutto, sempre.
Le Rimmel
Camicetta a scacchi, jeans a vita alta e gamba a sigaretta, giubbino in pelle e rock’n roll. Una band che ricorda i favolosi anni ’60, gli anni dei Beatles, dei figli dei fiori e del pensiero di libertà di Kerouac, gli anni degli occhi bistrati di nero con lunghe righe di lucido eyeliner… gli anni ’70, gli Hippy, la Beat Generation, la trasgressione degli Stones ed un make-up che enfatizza sguardi intensi… Forza, passione, leggerezza e libertà, ricordi nostalgici in chiave moderna, una ventata di aria nuova sulla scia di vecchie leggende.
Alberto Radius e la sua Formula 3
Il gruppo , fondato nel 1969 è originariamente composto da: Alberto Radius (chitarre e voce); Tony Cicco (batteria e voce) e Gabriele Lorenzi (tastiere). Non si può parlare di Lucio Battisti senza parlare della “Formula 3”, il gruppo storico che lo ha accompagnato nei suoi rarissimi concerti dal vivo e che ha rappresentato e incarnato il “braccio rock” del grande, indimenticabile cantautore. Un legame che ha determinato una delle pagine più importanti della storia del nostro rock progressivo, attraverso una serie di straordinari successi quali “Questo folle sentimento”, il lusinghiero debutto discografico del 1969 seguito dal primo album, “Dies Irae”, prodotto dallo stesso
Lucio Battisti. Nel ”71, la “Formula 3” si presenta a Sanremo con “La folle corsa”, cui fanno seguito altre indimenticabili canzoni, come “Sole giallo sole nero” “Eppur mi son scordato di te”, tutti successi, che raggiungono i posti più alti in tutte le classifiche dei dischi più venduti. Il gruppo si scioglie nel 1974 per ricostituirsi nel 1990 con la formazione originale, e partecipare a due edizioni del Festival di Sanremo, nel 1992 insieme a Lorenzi con il brano “Un Frammento Rosa” e nel 1994 con Andrea Pistilli con il brano “La casa dell’Imperatore”. È il giusto impulso che dà vita a “1990”, un album che raccoglie, in versione rielaborata, i più importanti successi di Lucio Battisti, tra i quali spicca “Non è Francesca”.
Dal 1992, dopo la separazione da Gabriele Lorenzi si sono alternati i tastieristi Andrea Pistilli, Maurizio Metalli e Ciro Di Bitonto, quest’ultimo attualmente in ruolo.
Le Ombre
Il complesso Le Ombre nasce a Pineto nel 1964. I componenti sono quattro ragazzi quattordicenni: Silvio Brocco, Francesco De Stephanis, Tonino Marcheggiani e Menotti Pergoli. Era il periodo in cui le band spuntavano velocemente come funghi, sulla scia dei grandi gruppi musicali inglesi e americani; La prima esibizione 1965 all’Hotel Saint Tropez di PINETO poi In taverna all’Hotel GARDEN di Pineto (unico night della zona) per due anni dal 1966 al 1968, tutte le domeniche pomeriggio. Il Complesso si esibisce, con successo, in numerosi locali tra i quali: il Nido Verde, il circolo ricreativo di Colaprico, il circolo universitario di Atri; partecipa al concorso Euro Davoli a Pescara e si fa conoscere ed apprezzare in tutta la riviera adriatica da Pescara a San Benedetto del Tronto, sia per il repertorio molto vasto sia per il sound che riesce a trasmettere con le canzoni targate anni 60. Poi la scuola, il lavoro, la famiglia ed il gruppo così come era nato, altrettanto velocemente, si scioglie nell’estate del 1968. A distanza di 35 anni, nell’estate del 2003, il gruppo Le Ombre si ricompone e torna ad esibirsi il 22/2/2003, presso la sala teatro del Polifunzionale di Pineto e, da quel momento in poi, non ha più smesso, esibendosi con successo in varie manifestazioni: dalle notti bianche alle feste di piazza tra cui spicca, ogni anno, la partecipazione al BLU BAR di Francavilla, al fianco di gruppi famosi degli anni 60.
Maurizio Vandelli
Si forma artisticamente in anni in cui il fermento musicale internazionale era segnato dal Beat e dal Pop. Inizia ad esibirsi con l’amico Victor Sogliani in locali estivi sulla costa adriatica. Lasciati gli studi riceve un invito inaspettato al Vigorelli di Milano, dove si presenta con i componenti della futura Equipe 84: Victor Sogliani, Franco Ceccarelli, Alfio Cantarella. Nel 1964 il primo 45 giri e due anni dopo Lucio Battisti gli propone di incidere “29 Settembre” che raggiunge la vetta delle hit parade, un successo bissato poco dopo da “Tutta mia la città”.
Nel 1989 il suo CD “29 Settembre” diventa Disco di Platino ed è di nuovo ribalta, dopo un lungo periodo passato a produrre e creare spot pubblicitari. Nel 1989 vince la trasmissione televisiva “Una rotonda sul mare” e nel 1993 partecipa al Festival di Sanremo cantando assieme ad altri gruppi storici degli anni sessanta (Camaleonti e Dik Dik) la canzone “Come passa il tempo”. Contemporaneamente esce il CD “Walzer d’un Blues” inciso dal supergruppo Adelmo e i suoi Sorapis (Vandelli, Zucchero, Dodi Battaglia, Umbi Maggi, Fio Zanotti e Michele Torpedine), che diverrà Disco d’Oro.